OMOTOSSICOLOGIA
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OMOTOSSICOLOGIA
Il concetto fondamentale dell’omotossicologia è che la malattia evolve e passa attraverso varie fasi di successivo aggravamento e approfondimento: tali fasi dipendono dal tipo di tossine coinvolte, dalla reattività del paziente ma anche dal trascorrere del tempo.
L’evoluzione della patologia è legata alla situazione immunologica del paziente, che deve essere studiata in maniera convenzionale e sostenuta appunto con farmaci omotossicologici.
In base ai dettami dell’omotossicologia, la strategia terapeutica dovrà essere adattata alle diverse fasi di evoluzione della malattia, corrispondenti al progressivo deterioramento dell’apparato immunologico.
È tipico dell’omotossicologia l’uso di farmaci appositamente composti per il determinato quadro clinico e situazione reattiva attraverso, ad esempio, più diluizioni di uno stesso rimedio in uno unico preparato, oltre che l’associazione contemporanea di vari rimedi omeopatici che si sono rivelati singolarmente più attivi.
L’omotossicologia è una medicina di regolazione e modulazione, non di soppressione, i cui effetti devono essere conseguiti a vari livelli, per questo agisce non con un farmaco ma con una strategia terapeutica spesso complessa e articolata; è una medicina strettamente individualizzata, il che vuol dire che per ogni paziente viene individuata un’associazione farmacologica specifica non solo in base alla patologia, ma anche in relazione alla fase reattiva peculiare solamente di quel paziente e della sua personale costituzione; impiega piccole ma non infinitesimali quantità di sostanze, le quali agiscono con un meccanismo non necessariamente omeopatico e la cui azione terapeutica è spesso prevedibile studiandone la biochimica e la farmacologia.